Pranayama e meditazione
Il ruolo del pranayama nelle tecniche di meditazione
Pranayama è un preludio essenziale e parte integrante del Kriya Yoga e di varie altre pratiche di meditazione. Il controllo del proprio respiro conduce al controllo del prana. A sua volta, il controllo del prana implica il controllo della propria mente. Regolando il flusso del prana nel corpo si può tranquillizzare la mente e liberarla, almeno per qualche tempo, dai conflitti incessanti e dai pensieri che rendono più difficile lo sviluppo di una più alta consapevolezza. Manipolando il prana nel corpo psichico si è in grado di rendere la mente una “nave” idonea all’ esperienza meditativa.
Ramana Maharshi e il pranayama
Pranayama è uno strumento indispensabile. La meditazione può essere vissuta senza pranayama, ma il pranayama è la “super ricarica” che rende possibile la meditazione per la maggior parte delle persone. Per confermare questo principio possiamo far riferimento a Ramana Maharshi. Che ha detto: “Il principio alla base del sistema dello yoga è che la fonte del pensiero da un lato e le forza del respiro e forze vitali dall’altro, sono una e sono le stesse. In altre parole, il respiro, le forze vitali, il corpo fisico e anche la mente sono tutte, comunque, forme di prana o energia. Pertanto, se una di esse viene effettivamente controllata l’altra viene portata automaticamente sotto controllo.
Lo Yoga mira a influenzare manolaya (Sussistenza della mente) per mezzo del pranalaya (sussistenza del respiro e delle forze vitali), le quali sono indotte dalla pratica del pranayama.”
Hari Om Tat Sat