Om Rompighiaccio della Mente
L’utilizzo del mantra, specialmente il mantra OM, fatto senza agganciarlo al respiro o ad altre cose, con una certa frequenza, spezza i pensieri, diventa Rompighiaccio della mente. Il ritmo che diamo all’OM serve proprio a questo. Ti accorgerai che, anche se lo pratichi, ti entreranno comunque dei pensieri. A volte, riprendendo la pratica, potresti avere l’impressione che sia “pesante”.
“Elisabetta raccontava di aver provato a ripeterlo mentalmente mentre era in macchina, l’altra volta, per fortuna con gli occhi aperti, eh! Ma quel battere, quel battere lì, sembra quasi pesante, no?”.
Questo senso di “pesantezza” arriva perché l’OM sta cercando di spezzare, di entrare. Immagina di avere un lago calmo. Quando pratichi OM, è come se iniziassi a scendere in profondità nel lago. Se ti impegni a scendere, scendere, scendere, a un certo punto tocchi il fondo. E quando tocchi il fondo, succede qualcosa, fai un’esperienza. Questa pratica serve ad andare in profondità.
L’OM, ripetuto con un certo tipo di frequenza, cerca di spezzare. È come un rompighiaccio con una punta affilata, e la punta affilata è l’OM stesso. L’esperienza che fai con questa pratica non ti deve creare paura.
Praticare l’OM può portare a percezioni più forti nel corpo, una sensazione di energia nelle varie parti.
“Elisabetta ha raccontato di aver provato a praticare l’OM e che la percezione più forte l’aveva nel corpo, proprio la sensazione un po’ dell’energia nelle varie parti del corpo. Ha anche aggiunto che ci ha ‘giocato’ un po’, ripetendolo mentalmente mentre faceva altre cose per vedere cosa succedeva. Ha detto che è bellissimo.”
Questa esperienza dell’energia è legata al fatto che, lavorando con questo mantra e andando in profondità, avviene una sorta di purificazione del prana, la nostra energia vitale, che comincia a circolare in maniera diversa. Questo può creare vari effetti e sensazioni, come movimenti rotatori, sensazioni nelle mani, nella zona del cuore, ecc.. Non preoccuparti se non senti queste cose subito; è normale, non dobbiamo far combaciare quello che sentiamo con le nostre aspettative o schemi mentali.
L’Importanza di una Posizione Comoda
Se vuoi fare un’esperienza con questa pratica e farla correttamente, devi farla in una posizione comoda. E intendo veramente comoda, non solo “comodina” che dopo cinque minuti cominci a sentire male al ginocchio, alla schiena o al collo. Anzi, ti consiglio persino di farla seduto su una sedia, piuttosto che cercare di fare “il fenomeno” stando a gambe incrociate se non sei comodo. È un piccolo sforzo contro l’ego, ma la comodità è fondamentale.
I Trucchi della Mente e Come Gestirli – Om rompighiaccio della mente
Durante la pratica, la mente può iniziare a giocare. Se ti metti una sveglia, ad esempio, per 17 minuti, la mente potrebbe iniziare a chiedersi se non sono 18 o 19, o magari se 15 minuti non sono sufficienti visto che non hai tempo. Potrebbe anche sorgere il dubbio: “Ma siamo sicuri che funzioni?”.
“Quando sei lì con l’OM, la mente comincia a dire: ‘Per me non è, è già ha già suonato. Forse questo orologio è scarico. Non va, non va.’ E cosa fai? Apri l’occhio, controlli l’orologio, e basta, sei fuori!”.
Questo ti porta immediatamente fuori dalla profondità. Non sei più sul fondo del lago, ma stai facendo “surf” sulla superficie. È importante impegnarsi a rimanere nella pratica nonostante questi pensieri.
La Pratica Regolare Trasforma la Vita
Questa pratica, se fatta regolarmente, ti “cappotta” la vita. Non è una scorciatoia, ma è una pratica potente. È un attivatore che ti entra dentro. Se la fai male, non succede niente di grave; al massimo ti rilassi per 20 minuti, scarichi un po’ di tensione, come fare yoga nidra. Ma se la fai bene, con impegno e disciplina, è molto più attiva.
Prova a farla per tre giorni tutti i giorni. Decidi tu quando farla.
Integrare il Mantra nella Giornata
Puoi integrare la pratica del mantra OM nella tua routine quotidiana. Un ottimo momento è la mattina, prima di iniziare la giornata, tenendola come ultima cosa prima di uscire. Un altro momento suggerito è prima di cena, dedicando quei 20 minuti a te stesso prima di entrare nella serata. Si può fare anche prima di andare a letto, magari insieme al rilassamento. La pratica del mantra non genera stress. È importante trovare un posto dove farla. Visto che puoi farla anche seduto su una sedia, diventa più facile trovare il tuo spazio. Puoi farla anche mentre sei in viaggio, se non stai guidando, ad esempio in treno o in aereo, seduto come passeggero. E puoi anche utilizzare il mantra ripetendolo mentalmente durante la giornata.
Quando sei andato giù nelle profondità, come nella metafora del lago, è importante rispettare la “salita”. Non devi uscire di fretta, come chi rischia l’embolia risalendo troppo velocemente dal mare. Se ti capita di dover interrompere la pratica perché succede qualcosa, fermati, stai fermo per qualche minuto prima di uscire dallo stato profondo. In questo modo, hai modo di rientrare un attimino, ti fermi un attimo e poi esci.
Se finisci di recitare l’OM e subito dopo ti alzi di scatto, potresti avere un po’ di mal di testa. Questo succede perché sei stato molto “introverso” e la pratica ti ha “aperto una porta”. Se succede, semplicemente fermati un attimo e poi esci.
Om rompighiaccio della mente.
Yoga Sirmione – Yoga Peschiera – Yoga Desenzano
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