Riprogrammare la mente codice 9 : Non evitare situazioni difficili
Non evitare situazioni difficili. Normalmente proteggiamo il nostro stile di vita in modo da interagir,e con le persone che non ci piacciono, il meno possibile.
Continuamente, cerchiamo di associare noi stessi con persone e situazioni con le quali c’è sintonia nei confronti della nostra programmazione emozionale. Come tale, continuiamo a vivere in modo da rafforzare e soddisfare i nostri pregiudizi individuali. Tratta situazioni difficili e i tuoi nemici come i più grandi maestri. Sono loro che ti possono mostrare, più chiaramente, il modo in cui il nostro programma mentale funziona.
Sono i nostri nemici che portano alla superficie i nostri pregiudizi e i nostri conflitti emozionali. Pochissimi di noi sono veramente consapevoli della programmazione e dei condizionamenti.
Quando li riconosciamo inizieremo ad affrontarli.
Per chi pratica l’amore e la compassione, un nemico è uno dei maestri più importanti.
Senza un nemico non puoi praticare la tolleranza, senza la tolleranza non puoi costruire una base solida per la compassione. Per praticare la compassione bisogna dunque avere un nemico. Quando sei di fronte a un nemico che sta per farti del male, quello è il momento di praticare la tolleranza.
Un nemico è dunque causa della pratica della tolleranza; la tolleranza è l’effetto o il risultato dell’esistenza di un nemico. Si tratta dunque di un rapporto di causa ed effetto.
Così è detto: “Quando la relazione tra due cose è di derivare l’una dall’altra, non si può considerare quest’ultima fonte del male,poichè contribuisce alla produzione dell’effetto”.
Tenzin Gyatso – XIV Dalai Lama
Hari Om Tat Sat
Attraverso lo Yoga e le pratiche di meditazione disinteressate, riusciamo a vedere la potenzialità che sta nel tutto. L’ apertura verso gli altri apre la mente a vedere ciò che non riusciamo a cogliere dall’ aspetto esteriore.