I chakra sono centri pranici del contesto umano. In ogni persona, ce ne sono una miriade. Tuttavia, solo alcuni fra i più principali sono utilizzati nella pratica yogica. Questi pochi sono quelli che abbracciano l’intero spettro dell’essere umano dal grossolano al sottile.
Questi sono i principali:
- Mooladhara
- Swadhisthana
- Manipura
- Anahata
- Vishuddhi
- Ajna
- Sahasrara
Sahasrara, anche se lo abbiamo incluso in questa lista, in realtà non è un chakra; trascende tutto e include tutti i chakra compreso sahasràra. Questo perché sono i centri energetici comuni a molti sistemi di risveglio della mente in tutto il mondo, tra cui lo yoga. Sono legati fra loro con un altro punto focale chiamato Bindu che assieme, sono i centri fondamentali utilizzati nelle tecniche di Kriya Yoga. Alcuni sistemi di espansione portano attenzione in altri chakra, come il sole e la luna sopra l’ombelico. Possono essere anch’essi considerati, ma nello yoga e nel tantra non sono utilizzati.
Sono sia reali che simbolici. Implicano due cose e rappresentano:
- I Centri di energie sottili (prana) all’interno del corpo pranico dell’uomo, essendo ogni chakra associato con un’ energia pranica con frequenze specifiche e sottili. Ognuno è un interruttore che accende o apre livelli specifici della mente.
- Stati di consapevolezza progressivamente sempre più elevati. I chakra simboleggiano diversi livelli di consapevolezza nell’uomo dai regni più istintivi associati a mooladhara chakra ai regni più intuitivi associati a ajna chakra. Simboleggiano il cammino spirituale.
Questi due aspetti sono in realtà due modi diversi di dire la stessa cosa, per la manipolazione e il controllo del prana, in uno dei qualsiasi centri, indurrà un corrispondente stato di consapevolezza. Al contrario, uno specifico stato di coscienza indurrà prana a predominare al chakra corrispondente. Ciascuno è direttamente correlato all’ altro.
Hari Om Tat Sat